PIASTRE DI GHISA | QUELLO CHE SI DEVE SAPERE PER UNA COTTURA PERFETTA

L'utilizzo delle piastre di ghisa per la cottura dei cibi deve rispettare regole specifiche per ottenere perfetti risultati

Gli strumenti di lavoro sono ausili fondamentali  per la buona riuscita di una ricetta. Una scelta accurata è quindi necessaria per partire con il piede giusto. Questa va fatta in relazione agli obiettivi che si devono raggiungere, ma anche in base ai cibi che devono essere trattati. Per quanto riguarda la cottura dei cibi nelle piastre di ghisa non è sufficiente disporre di ingredienti di qualità e di una buona piastra. Ci sono accorgimenti da rispettare per non compromettere il risultato definitivo.

Perché cuocere sulle piastre di ghisa

Carni e pesci, ma anche verdura e frutta, se ben grigliati sono estremamente saporiti e gustosi. Con l’immancabile la leggera crosticina che si forma in cottura e che avvolge un interno morbido e succoso, sono in grado di regalare piatti di estremo successo. L’utilizzo delle piastre di ghisa in questi casi implica delle regole fondamentali che, se disattese, possono generare spiacevoli inconvenienti. Può capitare infatti che gli alimenti si attacchino alla piastra, che si sfaldino, oppure che non si cuociano nel migliore dei modi. Sapete bene che la cottura in una padella aderente non è la soluzione per ovviare a queste problematiche, in quanto non darà il medesimo risultato, sia in termini di gusto, che in termini di consistenza.

Le regole d’oro per la cottura perfetta

Sono essenzialmente tre i principi che governano una cottura di successo nelle piastre in ghisa. E sono essenzialmente tre le regole che se non seguite fanno sì che i cibi di rompano o si attacchino.

Asciugare bene l’alimento da cuocere

Prima di adagiarlo sulla piastra, l’alimento va tamponato accuratamente con della carta assorbente, in quanto l’umidità è nemica di questo tipo di cottura.

Aspettare che la piastra sia ben calda

Con si solo gesto di appoggiare l’alimento sulla griglia, questo ne raffredderà la superficie di circa 10° centigradi. Ne conseguirà quindi un rilascio dei liquidi normalmente contenuti all’interno dell’alimento che faranno da intercapedine tra la piastra e l’alimento stesso, facendolo attaccare. Per ovviare questo problema sarà necessario verificare precedentemente il raggiungimento della giusta temperatura. Per farlo è possibile spruzzare sulla piastra poca acqua. Quest’ultima dovrà tramutarsi in goccioline che sfrigoleranno, senza evaporare immediatamente.

Oliare precedentemente la piastra o l’alimento

Questa regola non è di vitale importanza, ma sicuramente potrà aiutare in mancanza di tempo da dedicare alla cottura. Può essere fatta, anche se non è contemplata nel manuale per Cuoco. Come ben sapete, una precedente marinatura dell’alimento, può essere una valida e, sicuramente più professionale, alternativa.