Ita0039 per i Ristoranti Italiani all’estero | Nasce il Certificato di autenticità dei prodotti Made in Italy

OBIETTIVO DELL'INIZIATIVA COMBATTERE IL BUSINESS DEI PRODOTTI CONTRAFFATTI NEI RISTORANTI ITALIANI ALL'ESTERO. E' capitato a tutti, almeno una volta nella vita, di cedere alla tentazione di mangiare in uno dei Ristoranti Italiani all'Estero. Chi per nostalgia di un buon piatto di pasta al ragù, chi per curiosità

OBIETTIVO DELL’INIZIATIVA COMBATTERE IL BUSINESS DEI PRODOTTI CONTRAFFATTI NEI RISTORANTI ITALIANI ALL’ESTERO

E’ capitato a tutti, almeno una volta nella vita, di cedere alla tentazione di mangiare in uno dei Ristoranti Italiani all’Estero.
Chi per nostalgia di un buon piatto di pasta al ragù, chi per curiosità, tutti siamo entrati in un Ristorante Italiano fuori dai confini del nostro Paese. Abbiamo mangiato e siamo usciti delusi. Le cause della delusione delle aspettative sono numerose. A volte il Ristorante Italiano all’estero, di italiano ha solo il nome. Altre volte la delusione è imputabile alla scelta dei prodotti, che spesso vengono presentati come italiani, ed invece non lo sono.

E’ il cosiddetto “Italian Sounding”, ovvero l’utilizzo di immagini, denominazioni geografiche e marchi che evocano l’Italia per promuovere prodotti non italiani a rappresentare un vero e proprio business della contraffazione.
Si è reso quindi necessario l’adozione di una misura che riconoscesse i veri Ristoranti Italiani all’estero e li certificasse.
Obiettivo, la trasparenza, l’onesta e il riconoscimento per chi lavora con passione, impegno e onestà.
L’iniziativa è stata lanciata dal Ministero dell’Agricoltura, Coldiretti e Asacert, società di certificazione con sede a Milano.

RISTORANTI ITALIANI ALL’ESTERO: COME FUNZIONA LA CERTIFICAZIONE ITA0039

D’ora in poi i ristoratori che hanno un’attività all’estero potranno richiedere la certificazione di italianità. Si chiama ITA0039 | 100% Italian Taste Certification e verrà rilasciata da Asacert dopo un’ispezione che seguirà questi criteri selettivi:

Materie prime: utilizzo di olio, farine, prodotti lattiero-caseari, insaccati di provenienza italiana;
Menu: proposta di piatti della tradizione, la loro corretta citazione e la traduzione in una lingua straniera;
Carta dei Vini: proposta di vini dell’enologia italiana, che devono essere numericamente superiori a quelli provenienti da altri Paesi;
Personale: presenza in sala di almeno un cameriere di origine o di lingua italiana e, in cucina, di una persona di origine italiana o che abbia avuto esperienze significative nella ristorazione nostrana;
Promozione del Made in Italy: ad esempio, la vendita, nel ristorante, di prodotti tipici del nostro Paese o l’organizzazione di eventi legati all’enogastronomia italiana.

L’analisi di questi criteri comporrà il rating finale di italianità di un Ristorante Italiano all’estero. Se il ristorante avrà superato la verifica, riceverà il certificato e il logo di certificazione che potrà utilizzare per farsi promozione.

L’obiettivo è assegnare 7 mila certificati all’anno, su un totale di 90 mila ristoranti italiani all’estero che si presentano come italiani. I primi controlli, circa 30, sono già stati effettuati nel Regno Unito e qui in molti casi non è stato possibile rilasciare il certificato, perché i prodotti utilizzati non erano italiani, nonostante il passaporto tricolore del proprietario. Oltre al mercato britannico, il progetto ITA0039 sarà inizialmente implementato in Qatar, Emirati Arabi Uniti, Canada e Stati Uniti.