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RestWorld s.r.l., Società Benefit di Torino, opera nel campo della gestione e della valorizzazione delle risorse umane per la ristorazione e le attività ricettive in genere.
La volontà di riqualificare una professione – quella del cameriere in primis – è il motore che ha reso possibile la nascita di RestWorld. RestWorld intende impegnarsi per migliorare le condizioni lavorative di un segmento molto importante per la nostra economia qual è l’universo Ho.Re.Ca.
LAVORO NERO E HO.RE.CA. | I DATI DELLO STUDIO
Il campione raccolto conta 3.471 persone ambosessi, di età compresa fra i 20 e i 40 anni (il 79%).
Del totale il 77% è composto da “addetti ai lavori”, il 12% da titolari di imprese ricettive e il 10% non lavora nel settore.
Il primo dato ha dimensioni allarmanti.
Il 91% degli intervistati afferma di aver avuto esperienze di lavoro in nero. Il 9% afferma invece di non aver mai rinunciato alla tutela contrattuale. Passando alla condizione lavorativa attuale il 54% dichiara una qualche forma, anche parziale, di irregolarità nel proprio contratto, contro il 46% che afferma invece di essere in regola.
HO.RE.CA. E LAVORO IRREGOLARE : LA RIFLESSIONE SUI DATI RACCOLTI NELLO STUDIO
Numeri del genere impongono una profonda riflessione che consenta di comprendere gli ambiti e l’intensità delle ricadute di tale fenomeno. Questo perché le attività ricettive e ristorative italiane costituiscono, com’è noto, uno dei principali settori del nostro sistema produttivo, con circa un milione di lavoratori impiegati. Traslando i dati della ricerca di RestWorld su questi numeri, si potrebbe stimare che oltre 500.000 persone non vedano riconosciuti i propri diritti, causando inoltre, perdite ingenti per le casse dello Stato.
Per quanto riguarda la posizione degli imprenditori, invece, il 68% ammette di aver fatto ricorso all’impiego di manodopera irregolare.
GLI OSTACOLI NORMATIVI TRA LE MOTIVAZIONI MAGGIORMENTE RILEVANTI
Le ragioni prevalenti riguardano la necessità di un inserimento rapido della risorsa, aspetto peculiare di queste attività che mal si adatta agli iter burocratici richiesti da un’assunzione regolare. Emerge, quindi, l’assoluta necessità di individuare forme contrattuali specifiche per il settore, che tengano conto dell’elevata flessibilità che lo caratterizza. Questo, però, non esaurisce le ragioni degli imprenditori che ricorrono al lavoro nero. Il 36% dichiara, infatti, che l’assunzione presenta costi non sostenibili. Unendo questo dato al 21% che lamenta un eccessivo carico burocratico, si può affermare che oltre la metà dei titolari si sente, in qualche modo, spinto dall’ente normatore ad optare per l’illecito.
In ogni caso, emerge un significativo 63% degli imprenditori intervistati che dichiara, invece, di operare nel pieno rispetto della contrattualistica. Sebbene il 37% che ammette irregolarità non sia un dato trascurabile, è naturale interrogarsi sulla reale impossibilità di far fronte alle richieste della normativa, laddove più della metà dei titolari d’impresa riesce, invece, a lavorare nel rispetto delle regole. Gli ostacoli legislativi in materia di lavoro dipendente sono, dunque, reali ed evidenti, ma le contraddizioni emerse sono sintomatiche di un problema altrettanto radicato e complesso.
LE CONCLUSIONI DI RESTWORLD
In conclusione, si può affermare che la reale dimensione di questo fenomeno resta particolarmente ostica da cogliere. Le ragioni scatenanti sono da identificarsi nella necessità di fornire risposte concrete alle specificità di settore e nella comprensione di dinamiche psicosociali. RestWorld s’impegna a indagare e conoscere queste dinamiche. L’obiettivo è quello di fornire un contributo nella risoluzione delle stesse, per dare nuova luce a un settore che merita attenzione. Data la sua natura flessibile e dinamica, RestWorld è aperta a proposte e collaborazioni d’ogni tipo per chiunque ne condivida gli ideali.