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In Italia si è cominciato a parlare con insistenza di temporary restaurant in occasione dell’Expo di Milano del 2015. Proprio in quella circostanza, a due passi dai padiglioni dell’Expo, venne inaugurata l’iniziativa Dinner in the Sky.
In cosa consisteva?
Semplice: nella possibilità di consumare un pasto – colazione, pranzo o cena – a una tavolata issata da una gru a cinquanta metri di altezza. L’iniziativa, replicata in altre location e ancora oggi molto presente sul territorio, ha dato nuova linfa a un movimento sotterraneo che si era già fatto conoscere, almeno in determinati circuiti, negli anni precedenti.
Che cosa è un temporary restaurant
Parliamo, per l’appunto, dell’idea del temporary restaurant. Come suggerisce il nome, è un’iniziativa del mondo della ristorazione che non prevede una sede stanziale e immutabile. Il temporary restaurant, infatti, è caratterizzato da un’estrema transitorietà. Apre per pochi giorni e dopo sparisce, magari per riapparire altrove. Strutture provvisorie, menu creati all’uopo e il carattere dell’occasione irripetibile da cogliere al volo: queste sono le caratteristiche che lo contraddistinguono.
In poche parole, il temporary restaurant altro non è che l’evoluzione del concetto di pop-up restaurant. Quest’ultimo, a sua volta, è una declinazione del pop-up store, il negozio temporaneo che sorge per brevi periodi a margine o all’interno di eventi di durata limitata. Un concetto elaborato e sviluppatosi in maniera strategica soprattutto nel Regno Unito fra gli anni Ottanta e Novanta del secolo scorso. I negozi situati all’interno degli stand di una fiera possono rappresentare un esempio calzante di tale concezione del commercio. E il pop-up restaurant non è altro che lo stesso concept applicato alla ristorazione.
Un evento indimenticabile
La differenza principale tra pop-up restaurant e temporary restaurant è dato dallo status che l’esercizio assume. Detto in parole povere: il pop-up restaurant sorge a margine e in funzione di un evento. Il temporary restaurant è esso stesso un evento. O addirittura tende ad assumere il ruolo di evento per antonomasia nel proprio ambiente, almeno per il periodo limitato in cui è attivo.
Per fare in modo che ciò avvenga, i gestori dei temporary restaurant – in genere grosse catene di ristorazione o alberghiere, ma non sono rari nemmeno gli imprenditori privati specializzatisi in questo specifico ramo della ristorazione – ricorrono a delle attrattive di indubbio valore. Ad esempio, possono assumere per brevi periodi chef celebri che elaboreranno un menu specifico per l’iniziativa. In questo modo, il ristorante avrà i crismi dell’unicità e l’evento si configurerà come qualcosa di imperdibile. Oppure possono abbinare all’aspetto gastronomico delle peculiarità spettacolari o scenografiche. Si pensi ad esempio al già citato Dinner in the Sky. In entrambi i casi, il denominatore comune rimane il medesimo. Proprio in virtù del suo carattere transitorio e potenzialmente irripetibile, il temporary restaurant deve configurarsi come un’esperienza unica e indimenticabile.
Un successo non effimero
Quello del temporary restaurant è un business in rapida ascesa. Presenta poche controindicazioni e prefigura al tempo stesso una moltitudine di vantaggi. Certo, necessita di una certa abilità nelle pubbliche relazioni e un uso creativo dei mezzi di comunicazione, a partire dai social media. Ma rappresenta anche un’occasione per aprire la propria attività all’esterno. Questo sia in termini di territorio, perché permette di portare il proprio ristorante in location sempre diverse, sia attraverso la rete. Inoltre si tratterebbe di un’iniziativa che non andrebbe a togliere nulla all’attività principale. Infatti, per funzionare, il temporary restaurant dovrebbe possedere uno staff assunto all’uopo.
L’unico ostacolo può essere rappresentato dalle inevitabili difficoltà burocratiche nell’ottenere i permessi per operare in location particolari. Ma si tratta di problematiche superabili, soprattutto se si ha l’accortezza di avvalersi dei servigi di professionisti esperti del settore, come avvocati specializzati nei rapporti con la Pubblica Amministrazione. Se si agisce seguendo questa linea, e si ha l’accortezza di scegliere le location giuste e i menu adatti allo scopo, quella del temporary restaurant rimane un’iniziativa parallela dal successo pressoché garantito.