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Presentato al Florian di Piazza San Marco, Venezia
Ispirato da 2.000.000 di api di Sant’Erasmo, unisce anche il merletto di Burano e l’arte orafa
Alta Pasticceria e innovazione per lo Scrigno del Doge
Il progetto nasce nel cuore di Venezia tra i sestieri di San Marco e Castello, mette in rete 3 isole della Laguna di Venezia (Patrimonio mondiale UNESCO), 7 imprese e 50 persone. Segnale di resilienza alla pandemia COVID-19 e motivo di sviluppo sostenibile Agenda 2030. Film corto in anteprima il 12 novembre, ad un anno dalla seconda Acqua Alta più rilevante della storia di Venezia.
La Sala delle Stagioni del Florian, il Caffè più antico al mondo, ha messo in scena la cornice perfetta per la presentazione del progetto Scrigno del Doge.
Tutto nasce dall’idea di festeggiare in modo innovativo tre importanti anniversari a Venezia.
50 anni dell’Oreficeria Meneghetti di Valentina Lombardi e Flavio Marinello a Rialto, 300 anni del Caffè Florian in Piazza San Marco e 1600 anni dalla fondazione di Venezia.
L’inedita ricetta della tortina Scrigno del Doge, creata da Cristiano Strozzi Chef Pâtissier del Caffè Florian (PDF), rappresenta l’alta pasticceria al miele di Sant’Erasmo, pasta frolla in cacao, pere e foglia d’oro alimentare con un ciuffo di menta.
Gustare la tortina Scrigno del Doge fa vivere un’esperienza sensoriale unica, davvero completa in tutti i sensi: gusto, vista, tatto, olfatto e udito con profumi floreali e la musica suonata sulle note delle 4 stagioni di Antonio Vivaldi a richiamare l’omonimo merletto riportato da Cesare Vecellio nel Gioiello della Corona del 1601.
La ricetta viene inventata e divulgata in tempi di pandemia Covid-19 per trasmettere un segnale di coraggio e resilienza al mondo della formazione food, agli chef e gli amanti del buon gusto. Ideato un anno fa al Lido di Venezia, subito dopo la Mostra Internazionale del Cinema, lo Scrigno del Doge vuole valorizzare l’alta pasticceria che innova sposando storia e cultura, le produzioni della Laguna di Venezia 100% bio con il merletto di Burano, l’arte e l’artigianato. Infatti, le abili le mani artigiane veneziane di Andrea Baso a San Lio, nel sestiere di Castello, hanno racchiuso diverse eccellenze nel contenitore in velluttino rosso, chiamato Scrigno del Doge, e costruito secondo l’antica tecnica dei Vagineri.
L’obiettivo del progetto punta a promuovere sostenibilità e resilienza, cooperazione tra imprese e territori, intelligenza creativa e rinnovata espressione della vitalità veneziana.
Autore del concept il veneziano Vittorio Baroni che ha curato il coordinamento.
Lo Scrigno del Doge è da gustare, ma anche da toccare e ammirare per la parure di api realizzata da Stefano Ghezzo in oro oppure argento con anello, pendente e orecchini, nonché il cucchiaino d’argento appositamente creato per gustare il nettare della Laguna di Venezia nei vasetti del miele di Sant’Erasmo prodotto da Mara La Rosa e la sua famiglia.
A coronare lo Scrigno c’è la tovaglietta dell’ape al merletto di Burano, mai realizzata prima d’ora dalle merlettaie buranelle dell’Atelier Martina Vidal. Ermelinda Damiano, Presidente del Consiglio Comunale di Venezia intervenuta alla presentazione, ha ribadito la candidatura Unesco del merletto di Burano patrimonio immateriale dell’umanità.
Le sette imprese stanno partecipando a un film corto per far conoscere il lavoro svolto tra i sestieri e le isole. Sarà messo online il 12 novembre, alle ore 12:00 in diretta da Piazza San Marco, ad un anno dalla seconda Acqua Alta più rilevante della storia di Venezia. L’intento è quello di sensibilizzare alla resilienza e invitare i viaggiatori a un “turismo della sostenibilità” per vivere in loco la creazione delle eccellenze veneziane a km zero. I promotori puntano a rilanciare l’ingegno della millenaria tradizione di Venezia che sapeva fondere stili e conoscenze dando vita a cose nuove. Lo Scrigno del Doge è orientato allo Sviluppo Sostenibile e contribuisce ai seguenti obiettivi di Agenda 2030: n.8 lavoro dignitoso e crescita economica; n.11 città e comunità sostenibili; n.12 consumo e produzione responsabili.
Book di presentazione con storytelling di Nadia De Lazzari e immagini d’autore del fotografo Riccardo Roiter Rigoni. Sito del progetto scrignodeldoge.com. Il film vede la regia di Samuele Semenzato di Qual Buon Veneto Media House, collaborazione di Coven Venice Project. L’Atelier Martina, Sergio e Marta Vidal, nel debutto dello Scrigno del Doge, ha presentato una mascherina molto apprezzata per respirabilità e comodità d’uso. Composta da filtro chirurgico con ferretto appoggia naso, è arricchita da prezioso tessuto in lino. L’idea è di Marta ed esprime un motivo a rombi della linea Architettura Venezia pensata da Sergio ispiratosi al pavimento dell’isola di San Giorgio di fronte al Palazzo Ducale in Bacino San Marco.
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