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NUOVA ATTIVITA’ O RESTYLING DEL TUO RISTORANTE… CHE VIA SCEGLIERE?
Ci sono stati diversi cambiamenti culturali negli ultimi dieci anni che hanno prodotto un mondo di nuove opportunità. E’ ovvio che il mercato presenta varie categorie di clientela suddivisa secondo il fattore “quanto sono disposto a spendere per mangiare bene“. Con il cambiamento delle mode e dell’economia queste categorie tendono a variare di percentuale. Attualmente, secondo alcuni studi statistici, le fasce del “prezzo basso” e “prezzo alto” sono fortemente a dieta. Chi invece sta ingrassando è la fascia dei clienti disposti a spendere “IL GIUSTO” per avere un buon servizio e del buon cibo.
Sempre più spesso i clienti non sembrano essere così impressionati dal cibo costoso; si preoccupano se il cibo è ben realizzato, di provenienza locale, e che abbia un sapore delizioso. Sanno che questo “pacchetto” può essere servito a un prezzo ragionevole. Come risultato, molti degli chef di oggi non si sentono più appagati semplicemente da quanto viene pagato un loro piatto, ma sono alla ricerca di una nuova e rilevante fetta di mercato e quindi variano i loro menù e i loro prezzi andando in contro al mercato.
C’è anche chi cerca di fare man bassa. Non è insolito infatti che i Grandi Chef, pur di non lasciarsi scappare una fetta di mercato importante, mantengano il “locale stellato” da 400 euro minimo a pasto e aprano un secondo locale con costi decisamente inferiori. (vedi ad esempio Carlo Cracco con il suo Ristorante Cracco e il suo Carlo e Camilla)
COME DISTINGUERSI TRA I “MEDI”
Ma se il prezzo non è l’elemento di differenziazione, come fa il commensale distinguere la differenza tra i vari esponenti di questa fetta di mercato? In altre parole, come si distingue un locale nell’affollato mondo competitivo del pranzo informale? La risposta è ” La Cura dei dettagli“.
Questo è quello che in realtà ha fatto anche la fortuna dei ristoranti più costosi. Gli chef di “alto bordo” trascorro molto tempo a pensare a ogni parte del pasto e all’esperienza culinaria. I commensali sono in grado di sentire la differenza quando la loro cena è stata perfettamente preparata, anche se non sono in grado di individuare tutti i passi dietro le quinte. Quindi dettagli che si possano “percepire” e non vadano spiegati sulla carta… sensazioni dirette!
CONCENTRIAMOCI SULL’ESPERIENZA E NON SULL’ARGENTERIA
Osservatori esterni possono supporre che i ristoranti casual hanno margini inferiori rispetto ai loro omologhi più costosi, ma questo non è necessariamente vero. Ottimi ristoranti investono milioni di euro per avere una posizione (location) vantaggiosa, interior design all’avanguardia, argenteria, e molto personale. Questo ovviamente comporta che fanno pagare di più il pasto. Ma molti dei ristoranti più costosi del mondo non sono necessariamente grandi affaristi. Un locale più casual ha più margine di “spostamento”, ovvero può con più facilità amministrare i costi variabili perchè ha meno costi fissi. Invece di avere grossi investimenti iniziali, che comportano rate e mutui, si tende a ridurre al massimo i costi fissi e si spende più tempo e attenzione all’acquisto di ingredienti di alta qualità e a mantenere prezzi ragionevoli.
Meglio puntare con decisione su prodotti alimentari che diano specifiche sensazioni e sulla loro presentazione: perfettamente cotto, la pasta al dente (e magari senza glutine) e similari.
Un modo per mantenere i prezzi bassi è quello di servire il cibo in “stile caffetteria”, con grandi buffet fumanti ma composti di alimenti di alta qualità che viene cucinato in modo eccellente. Anche se a buffet è possibile rendere l’estetica del cibo di alto livello.
CONSIDERAZIONI
E’ giusto cercare di raggiungere l’eccellenza ma allo stesso tempo, e parliamo soprattutto ai nuovi Chef, è bene tenere di conto che un futuro ricco di soddisfazioni non risieda per forza nei premi di critica e nel ricevere le Stelle Michelin, ma piuttosto nella quantità di persone soddisfatte del servizio ricevuto. Quindi cercate di guardare anche al mercato del Ristorante Casual, curato nei dettagli e nel cibo, tenendo conto che potrebbe anche fare un gran bene al vostro portafoglio!