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Tra gli agrumi, il limone è sicuramente quello più utilizzato in cucina. Particolarmente versatile, ricco di note fresche e molto profumate, viene utilizzato in molti piatti, dall’antipasto al dessert. Ma vi facciamo una domanda? Utilizzate la stessa varietà di limone per preparare una citronette per i vostri piatti di pesce e una torta? Se la risposta è sì, vi consigliamo di leggere l’articolo. Perché? Perché esistono almeno 7 varietà di limone da usare in cucina, ognuna con le proprie peculiarità da scoprire per poter sfruttarne al meglio le proprietà.
Il Limone Lunario
Si chiama così perché la pianta fiorisce e fruttifica ad ogni nuova luna. per questo è chiamato anche “Quattro stagioni”. Una produzione continua quindi, per la pianta che dà un frutto di medie dimensioni e con una delle due protuberanze che si trovano alle estremità del frutto, particolarmente allungata. L’uso ideale di questa varietà di limone in cucina è come condimento a crudo e a fettine sottili per arricchire insalate, cocktails di gamberi o insalate di mare.
Il Limone Limetta
Il nome potrebbe trarvi in inganno perché il limone limetta è in realtà il più conosciuto lime. In virtù del suo sapore meno acido delle altre varietà di limone, l’uso del lime è particolarmente indicato indicato in pasticceria e nella miscelazione del succo fresco. La scorza, se grattugiata, può essere utile per dare un tocco esotico e profumato ai piatti di pesce.
Il Limone Sfusato Amalfitano
Noto come Limone Costiera Amalfitana Igp è una variante pregiata, coltivata solo in questa zona. Si tratta di un limone dalla scorza spessa e molto profumata e dalla forma allungata. Cosa fare con questo limone in cucina? Consigliamo le confetture. Il suo sapore infatti è raffinato e poco acidulo.
Il Limone Arancino
Come indica il nome, la sua forma ricorda un piccolo arancio. E’ globosa e a volte presenta delle protuberanze. E’ un frutto particolarmente succoso, indicato per la preparazione di bevande rinfrescanti e profumate.
Il Cedro e il Pomelo
Sono entrambe due varietà di grandi dimensioni, caratterizzate da una scorza molto spessa che a volte supera la polpa. Possono essere molto dolci, o più aciduli e si possono mangiare crudi, ma sono particolarmente indicati per la canditura.
Il Limone Femminello
E’ il più comune. Si tratta infatti di una varietà molto coltivata in tutta Italia perché ben si adatta ai diversi terreni e ai diversi climi e fiorisce e fruttifica continuamente, per tutto l’anno. La varietà Femminello della Costa di Amalfi, Sorrento, Gargano e Siracusa detiene il marchio Igp. E’ quel limone che tuti conoscete, abbastanza tondeggiante e di colore giallo chiaro. E’ particolarmente succoso, specialmente nei mesi invernali. Tra tutti, è quello più versatile. Può essere utilizzato infatti per insaporire pietanze sia dolci, che salate.
Il Bergamotto
Il più conosciuto è quello Dop di Reggio Calabria. Il suo profumo è avvolgente e inconfondibile. Tra gli agrumi è forse quello meno utilizzato in cucina perché il sapore è molto particolare, a tratti amarognolo. usato però con parsimonia è un ottimo alleato per arricchire tartare di pesce o delle originali citronette. Può essere candito e può essere utilizzato per la preparazioni di liquori.