ETICA, PASSIONE E COSTANZA: LE REGOLE DEL SUCCESSO. Intervista allo Chef Raffaele Mancini

Un Professionista, uno Chef, un Artista.
Raffaele Mancini, nato a Cagliari, ma fiorentino di adozione è uno dei massimi esponenti in Italia della cucina vegetariana, vegana e light. Grande Appassionato di cucina fin da giovanissimo, segue un percorso formativo lavorando in Italia ed all’estero. Studioso e cultore di cibi e ricette di tutto il Mediterraneo, pratica una cucina ricca di sapori straordinari, incredibilmente leggera e straordinariamente creativa, rivisitando prodotti e materie prime della tradizione, in un’ottica di rispetto della natura e dell’uomo. Per lui infatti, etica e rispetto sono stati due degli elementi fondamentali che lo hanno portato, ad oggi, ad essere uno Chef di grande fama, nazionale e internazionale.
Abbiamo deciso di intervistare un così innovativo Chef  per cercare di “carpire” i segreti della sua ascesa e dare i giusti spunti ai nostri lettori per una ulteriore crescita professionale.

2Cosa è per lei il mondo vegan e cosa il mondo vegetariano?
R. M.: Per me sono un mondo unico con correnti di pensiero leggermente diverse, ma molto vicine. L’alimentazione vegetariana, oltre che come stile di vita, può essere propedeutica per un passaggio verso l’alimentazione vegana. Entrambe sono comunque un modo per alimentarsi e vivere meglio e con maggior attenzione verso l’utilizzo delle risorse alimentari.

Qual è la meta verso la quale indirizza tutte le sue azioni professionali?
R. M.: Il rispetto, il benessere e la soddisfazione del cliente, l’etica, il rispetto della natura.

Esistono delle regole ferree da seguire che un aspirante Chef del suo calibro non deve mai dimenticare?
R. M.: Etica, passione come motore principale, costanza nel perseguire i propri scopi, dedizione totale, curiosità che muove la ricerca e l’apprendimento costanti, umiltà per ricordarsi che c’è sempre margine di miglioramento, soddisfazione del cliente perché non c’è cosa più bella che il sorriso del cliente e vedere ritornare in cucina i piatti vuoti.

Quali sono gli ostacoli che si incontrano per diventare professionisti affermati?
R. M.: Il primo è il tirocinio, non è facile trovare una cucina dove riescono a dedicarti tempo sufficiente per la tua formazione.
Il secondo è l’inserimento nel mondo del lavoro della ristorazione, che sta attraversando un momento non stabile.
Il terzo è la pigrizia che ci porta a rifiutare o cercare offerte di lavoro in altre città o nazioni, ricordiamoci che lo scambio culturale è fonte di grande crescita.
Il quarto è trovare un ristorante dove si possa esprimere la propria filosofia di cucina.

Con quali strategie lei è riuscito a superarli?
R. M.: Per il tirocinio è stata una ricerca costante di ristoranti dove potevo apprendere il più possibile, per l’inserimento ho incominciato dalle posizioni pù semplici, non ho mai avuto problemi a viaggiare, sono una persona curiosa e poi, oltre a quanto ho specificato nelle “regole” è il mettermi sempre in discussione, non essere mai contento al 100% del mio operato, cercare sempre di migliorare. per il quarto punto ….

3Lei è uno Chef specializzato nella cucina vegana e vegetariana. Qual è la scena ideale che si augura che raggiungano questi tipi di cucina nel panorama culinario italiano?
R. M.: In Italia queste tipologie di cucina ricoprono ancora una piccola nicchia di mercato, rappresentano curiosità. Troppo facilmente queste cucine sono associate a pietanze tristi e sciape; eppure non dimentichiamoci che nella nostra tradizione culinaria esistono ricette vegan e vegetariane da prima che venissero coniati questi termini; non mi sembra che la cucina mediterranea sia povera di colori e sapori.
Quindi quello che mi auguro che aumenti costantemente il desiderio del mangiar sano, semplice, la riscoperta del piacere di cucinare, il tutto unito ad una consapevolezza dei problemi del globo ed un maggior rispetto del mondo animale.

Quale messaggio le piacerebbe trasmettere ai nostri lettori del mondo della ristorazione professionale?
R. M.: Aprirsi maggiormente al cambiamento, essere più attivi nel supportare il cliente verso una tipologia di cucina non solo bella e buona ma anche sempre più sana con particolare riguardo alle intolleranze alimentari.

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Ringraziamo lo Chef per aver condiviso con noi la sua filosofia e aver dato questo tipo di stimoli al nostro pubblico. Se volete saperene di più sullo Chef Raffaele Mancini potete visitare il suo  Sito Ufficiale