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Sono 9 e sono dedicati a sei specifiche filiere alimentari (Caffè, Riso, Cacao, Spezie, Frutta e Legumi, Cereali e Tuberi,) e tre identità tematiche (Agricoltura e Nutrizione in Zone Aride, Mare e Isole, gli ecosistemi del Bio-Mediterraneo).
I Cluster rappresentano uno degli elementi di assoluta novità di allestimento introdotti da Expo Milano 2015.
Si tratta di innovativi spazi espositivi che, per la prima volta nella storia delle Esposizioni Universali, superano il tradizionale raggruppamento su base geografica, radunando sotto lo stesso progetto architettonico e tematico Paesi accomunati dalla produzione di un prodotto alimentare specifico o interessati a sviluppare un tema condiviso e rappresentativo
I Cluster sono gli spazi messi a disposizione dei Paesi che per motivi di disponibilità economica non hanno potuto costruirsi un proprio padiglione e rappresentano un modello partecipativo che riunisce non solo I Paesi, ma anche le aziende in qualità di partner, nonché le Università di tutto il mondo.
IL CLUSTER DEL RISO APRE LA PISTA DELLE INAUGURAZIONI
Quello del riso, il primo dei 9 di Expo 2015, è stato inaugurato dal commissario unico dell’Esposizione Universale alla presenza del ministro dell’Agricoltura Martina.
Nello spazio espositivo messo a disposizione dall’organizzazione Expo 2015 è stata ricreata una risaia vera e propria: riso coltivato e riflesso negli specchi.
Ma nel cluster del riso c’è spazio anche per l’Italia con una delle storiche aziende della Lomellina, dove si coltivano le qualità più pregiate (carnaroli e l’arborio). L’azienda Riso Scotti ha organizzato una esposizione per mostrare come è cambiato il metodo di trasformazione del riso, ma sono decine le aziende presenti e che rappresentano l’eccellenza italiana (non solo Lomellina). Nel nostro paese, che ha fatto della qualità del prodotto un elemento su cui puntare, viene prodotto solo lo 0,25% del riso mondiale.
Il riso è il cibo dei poveri del mondo ma anche uno dei cereali più antichi e dalle varietà più numerose (140 mila). Sfama oltre la metà della popolazione mondiale. Sono sei i paesi riuniti: Bangladesh, Cambogia, Sierra Leone, Myanmar, Laos e India.
I temi principali sono la sostenibilità e la ricerca: coltivare il riso richiede molta acqua e i paesi presenti in questo padiglione a tema stanno facendo moltissimi sforzi per migliorare la varietà di riso contenendo i costi energetici e l’uso di fertilizzanti.
Pochi mezzi e finanziamenti, per i paesi riuniti nei cluster ma l’Expo è una grande occasione per farsi conoscere e lanciare progetti concreti di sviluppo.
Nei prossimi dieci giorni, secondo le previsioni, dovrebbero essere aperti anche gli altri.