Diventare cuoco a domicilio: un’idea per dare una svolta alla tua carriera

Poter creare un menù innovativo e originale, grazie al quale comunicare ai clienti la propria idea di cucina, è senza il dubbio il sogno di chiunque lavori ai fornelli. Questo sogno, tuttavia, spesso si infrange di fronte alle alte spese necessarie per aprire un ristorante.

Se anche tu ti rispecchi in questa descrizione e sei alla ricerca di un modo per fare un salto di qualità nella tua carriera, perché non provare a diventare cuoco a domicilio? Ecco tutto quello che devi sapere su questo tipo di attività!

IL mestiere del cuoco a dolmicilio | Come funziona?

Quella del cuoco a domicilio è una figura sempre più richiesta: si tratta di un professionista che si reca a casa del cliente per cucinare sul posto in occasione di una cena di lavoro, un pranzo in famiglia, un compleanno, una serata romantica e molte altre situazioni. A seconda del numero di portate e di commensali stabilirai il prezzo del servizio e potrai decidere se avvalerti di collaboratori di tua fiducia.

In qualità di cuoco dovrai non solo concordare il menù insieme al cliente, ma anche occuparti di fare la spesa, studiare gli abbinamenti con i vini, portare con te tutte le attrezzature professionali necessarie e ripulire la cucina alla fine del servizio. Potrai anche curare l’allestimento della tavola, dando quindi libero sfogo alla tua creatività a 360 gradi. Insomma, un’attività impegnativa ma anche ricca di soddisfazioni!

Grande flessibilità… ma anche tanto impegno!

Essere cuoco a domicilio equivale a diventare “capo” di te stesso. Sarai tu a scegliere quanto tempo dedicare a questa attività (per esempio potresti decidere di lavorare solo nel fine settimana), ma dovrai anche impegnarti seriamente per ampliare la tua clientela.

Si tratta quindi di un lavoro adatto a chi ha voglia di mettersi in gioco ed è in grado di farsi pubblicità in modo efficace: dato che il tuo “ristorante itinerante” non avrà un’insegna che possa attirare i clienti, dovrai riuscire a farti conoscere il più possibile. Quindi via libera ai social network, dove ti consigliamo di postare foto dei tuoi piatti ed esempi di menù particolari per invogliare i clienti. L’ideale è creare anche un sito internet dove i tuoi clienti possano lasciare recensioni: il passaparola virtuale sarà indispensabile per la tua attività, soprattutto all’inizio.

E a livello burocratico?

In Italia il principale punto di riferimento per i cuochi a domicilio è la Federazione Italiana Professional Personal Chef, che organizza anche appositi corsi di formazione. A livello legislativo, invece, questa professione rientra tra le attività di somministrazione, regolate dalla Legge n. 287 del 1991 e dalle varie normative regionali.

Per poter svolgere questo tipo di attività ti serviranno alcuni requisiti fondamentali, che richiederanno un piccolo investimento inziale:

  • la certificazione HACCP, a garanzia del rispetto delle norme di igiene e del corretto trattamento delle materie prime;
  • l’apertura di una partita IVA;
  • tutta l’attrezzatura necessaria per realizzare i tuoi piatti (in ogni caso è sempre meglio fare un sopralluogo a casa dei clienti per sapere cosa dovrai portare con te e cosa invece troverai già sul posto);
  • è decisamente consigliata, anche se non obbligatoria, una buona polizza assicurativa che possa coprire eventuali danni o infortuni;
  • infine dovrai frequentare corsi di abilitazione alla somministrazione di cibi e bevande, corsi per alimentaristi e, se lo desideri, ulteriori corsi specifici che ti permettano di offrire un menù sempre più variegato e di alta qualità.

Ricapitolando, un cuoco a domicilio è un professionista creativo e intraprendente che ha voglia di mettersi in gioco per portare in tavola tutta la sua passione e personalità. Se ti rispecchi in questo identikit e pensi di avere tutte le carte in regola per stupire i tuoi clienti, perché non provare? Potrebbe essere l’idea perfetta per dare inizio a una carriera ricca di soddisfazioni!

Valerio Gestri

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