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I Ristoranti possono svolgere il servizio mensa. Non si tratta di un escamotage, né un’azione di protesta dei ristoratori nei confronti la normativa anti-covid. E’ piuttosto una possibilità esplicitamente consentita dalla legge. Uno spiraglio di luce quindi, per tutti quei ristoratori che, nelle zone rosse e arancioni si troverebbero costretti a chiudere o, in alternativa, proporre il solo sevizio d’asporto fino alle 22 o consegna a domicilio.
Nel DPCM del 14/01/2021 si legge “continuano a essere consentite le attività delle mense e del catering continuativo su base contrattuale, che garantiscono la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro, nei limiti e alle condizioni di cui al periodo precedente”.
Per questo motivo, molti esercizi pubblici hanno intrapreso e stanno intraprendno l’iter necessario a trasformare bar e ristoranti in mense aziendali, cercando così di lavorare in un periodo di forti restrizioni che si stanno alternando a lievi barlumi ormai da un anno.
Ovviamente la possibilità di svolgere servizio mensa alle aziende deve rispettare un percorso burocratico preciso e regole fondamentali, in caso di mancanza di uno o più requisiti previsti dal Ministero infatti, si può incorrere a multe molto salate!
Il cambio del Codice Ateco, il contratto con le aziende limitrofe e la SCIA. Cosa deve fare un Ristorante per trasformarsi in mensa aziendale
Cosa è necessario ad un bar e un ristorante per poter effettuare un servizio di mensa aziendale.
a) Autorizzazione da parte delle autorità territoriali competenti. Nonostante infatti questa opportunità sia prevista dal nuovo DPCM, sono i singoli organi territoriali a stabilire se i ristoranti o i bar possono stipulare convenzioni con le aziende per offrire il servizio mensa.
b) Codice ATECO 56.29.10 di mensa aziendale.
c) Integrazione di una SCIA da inviare al SUAP.
d) Stipula di un contratti di mensa aziendale tra Ristorante e aziende limitrofe. Il contratto deve prevedere specifiche convenzioni per il pranzo, concesse solo ai lavoratori, nei giorni lavorativi.
e) Non è possibile accettare il pagamento con buoni pasti che non prefigurano il servizio mensa.
f) Su specifica richiesta degli organi territoriali autorizzati, il ristoratore deve esibire la copia dei contratti sottoscritti con le aziende e l’elenco dei nominativi del personale beneficiario del servizio (nel rispetto della Privacy).
g) deve essere garantita l’osservazione di tutte le norme anticontagio.