The Best Fluffy Pancakes recipe you will fall in love with. Full of tips and tricks to help you make the best pancakes.
Nato dagli stigmi del fiore Crocus sativus, originario della Grecia e dell’Asia minore, lo zafferano è una spezia celebre soprattutto per il colore dorato che riesce a conferire alle pietanze. Ma oltre al colore c’è molto di più: scopriamolo insieme!
La soluzione ideale per un piatto di forte impatto visivo
Complice anche la grande popolarità dei talent show di cucina, i clienti negli ultimi anni hanno imparato ad apprezzare l’importanza di un piatto non solo ben equilibrato ma anche impiattato a regola d’arte. Di fronte a una clientela sempre più esigente giocare con le consistenze e i colori può davvero fare la differenza per uno chef!
Ecco quindi che entra in gioco lo zafferano, capace di portare con sé una ventata di colore intenso su cui far risaltare il contrasto con il verde delle verdure, il nero delle cozze e mille altri ingredienti. Un esempio da mettere subito in pratica? Puoi arricchire i tuoi piatti con una maionese davvero speciale, realizzata con l’aggiunta di un tocco di zafferano!
Un fiore davvero prezioso
Lo zafferano, come è noto, non è certo tra i prodotti più economici. Ciò è dovuto al fatto che ogni fiore ha soltanto 3 stigmi e serve almeno una ventina di fiori per realizzare la classica bustina di zafferano in polvere. Se quindi ti imbatti in un prodotto stranamente economico non fidarti: la qualità sarà sicuramente scadente.
Tuttavia vale la pena di spendere un po’ per aggiungere a un piatto un pizzico di zafferano: oltre a donare uno splendido colore questa spezia conferisce anche un sapore leggermente amaro e molto caratteristico. Inoltre ha ottime proprietà organolettiche poiché è ricchissimo di crocina, un carotenoide dalle grandi virtù antiossidanti. Anche se in piccole quantità, lo zafferano ha una dose di carotenoidi pari a carote intere!
Infine pare che questa spezia abbia anche proprietà afrodisiache… perché non proporla proprio in un menù speciale per San Valentino?
Lo zafferano in stigmi: guida all’uso
Se decidi di utilizzare gli stigmi interi invece delle classiche bustine ci sono alcune piccole accortezze da tenere bene in mente per trarre il massimo risultato da questo splendido ingrediente.
Gli stigmi devono essere leggermente pestati e messi in infusione per almeno mezz’ora in acqua o brodo (ma anche il latte è un’ottima scelta, se la ricetta lo consente). Il tutto dovrà essere versato insieme agli altri ingredienti soltanto a fine cottura, poiché un contatto troppo prolungato con il calore rovinerebbe l’aroma dello zafferano.
E per finire qualche consiglio sul vino: perché non orientarsi su un bianco molto profumato come un Gewüztraminer?
Oltre ai grandi classici italiani e internazionali, dal risotto alla milanese fino ai piatti indiani, c’è davvero un’infinità di ricette a base di zafferano con cui deliziare gli occhi e il palato dei tuoi ospiti: un modo davvero semplice e rapido per reinterpretare anche i piatti più banali. Perfino una semplice crema decorata con frutti di bosco potrà finalmente uscire dall’anonimato con un tocco dorato in più!