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Tendenza? No, must-have metropolitano!
In un piccolissimo storico angolo di Bologna (tra la Via San Gervasio e la Via Belvedere), a ridosso del rinomatissimo Mercato delle Erbe, si anima, prendendo quotidianamente vita, La Pescheria San Gervasio.
Un localino che racchiude in sé tutto lo spirito ed il cuore del FISH Bar; non stiamo parlando solamente di un luogo di ritrovo per un pranzo veloce, un aperitivo o una cena, ma di un appuntamento fisso per gustare ed assaporare piatti di pesce, rigorosamente fresco, sfiziosamente e sapientemente cucinati dallo Chef Vincenzo Ciccarelli.
L’atmosfera è quella che ti riporta in un attimo al Pier 39 di San Francisco, ma se ti guardi intorno e ti lasci travolgere dalle sensazioni, mentre stai degustando per esempio “I fritti“, potresti anche credere di essere seduto in un minuscolo chiringuito iberico o di esserti improvvisamente fatto teletrasportare direttamente all’Havana. Accanto ai sapori tradizionali, infatti emergono escursioni di gusto e abbinamenti inusuali al palato – o più frettolosamente definibili “esotici” – per una cucina, come quella prettamente bolognese, non certo “avvezza” al pesce ed alle specialità marinare.
È forse anche per questo, che osando “rompere con la tradizione” si è scelto di escludere dal menù la pasta ed i primi piatti, preferendo optare per piatti unici (come il cous cous di verdure, gamberi e calamaretti o il guazzetto di polpo con pane o cous cous).
Annotate su tattiche lavagnette, appese alle pareti, si possono “studiare” le proposte del giorno, con possibilità di degustare quanto ordinato anche a casa propria, se si preferisce ordinare per l’asporto.
Rossana Volpi, titolare del locale, sfoderando tutto il suo savoir-faire e destreggiandosi, disinvoltamente ma con fermezza, dietro al bancone sul quale svettano in bella mostra crostoni, in stile tapas ed alcune proposte dolci di fine pasto (piccola pasticceria secca e torte al trancio) ti accoglie suggerendoti e guidando al meglio la scelta dei piatti e del vino da abbinare.
La carta dei vini mostra una scelta sapientemente oculata, unita alla giusta attenzione per i prezzi esposti.
Si percepisce immediatamente che la cura e la ricerca dei particolari, che arredano il locale e il suo dehor (non solo estivo), rispecchiano perfettamente quanto troverai nel piatto.
Ed è anche per queste coraggiose scelte imprenditoriali, che Bologna, oltre ad essere insignita per la sua cultura è sempre più spesso premiata anche per il suo cibo.
Claudia Spiga