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“Nutrire il pianeta, energia per la vita”
questo è lo slogan scelto per l’Expo 2015, l’esposizione universale che avrà luogo a Milano e tratterà tutto ciò che riguarda il settore agroalimentare mondiale, dalla mancanza di cibo per alcune zone del mondo, a quello dell’educazione alimentare, fino alle tematiche legate agli OGM. Tema fondamentale, poiché il nutrimento è l’unica cosa strettamente necessaria per noi umani.
L’asse principale è il diritto ad una alimentazione sana, sicura e sufficiente per tutti gli abitanti della Terra.
La preoccupazione per la qualità del cibo in un mondo sempre più popolato (si calcola che nel 2050 gli abitanti del pianeta saranno 9 miliardi!) si accompagna a scenari di un aumento dei rischi per la quantità globale dei cibi disponibili.
Expo 2015 vedrà l’adesione di 147 partecipanti ufficiali. Nello specifico al momento hanno confermato la propria presenza 144 Paesi più tre organizzazioni internazionali: l’ONU, il CERN e la Commissione Europea. L’Italia è conteggiata nel totale, in quanto ha acquisito il ruolo di Paese partecipante, nonché organizzatore.
A pochi giorni dall’apertura, si potrà camminare attraverso centinaia di padiglioni rappresentanti diverse nazioni, culture alternative, colori e sapori coinvolgenti: è come poter girare il mondo in un’unica giornata.
L’expo per la prima volta, tratterà un tema che punta non solo alla conoscenza ma anche a rafforzare la qualità e la sicurezza dell’alimentazione: avere cibo a sufficienza e la certezza di consumare materie prime sane e acqua potabile, altro tema di vitale importanza.
Si tratteranno temi sulla qualità e freschezza dei cibi a tutti gli uomini per eliminare in primis fame, sete e mortalità infantile. Prevenire le nuove grandi malattie sociali, disagi e malesseri della nostra epoca, come l’obesità, l’anoressia, e le problematiche cardiovascolari.
Rinnovare l’intera filiera alimentare con le tecnologie moderne e ricerche mirate per migliorare le caratteristiche nutritive dei prodotti, la loro conservazione e distribuzione.
Si propone, inoltre, di educare ad una corretta alimentazione per favorire nuovi stili di vita, in particolare per bambini e adolescenti, i diversamente abili e gli anziani, valorizzando la conoscenza delle “tradizioni alimentari” come elementi culturali ed etnici.
Preservare la biodiversità, rispettare l’ambiente in quanto ecosistema dell’agricoltura: sono argomenti odierni che verranno approfonditi durante dibattiti, convegni da più associazioni e categorie. Individuare infine strumenti migliori di controllo e di innovazione, a partire dalle biotecnologie che non rappresentano una minaccia per l’ambiente e la salute, ma garantiscono la disponibilità di cibo e acqua potabile, assicurando nuove fonti nelle aree del mondo dove l’agricoltura non si è sviluppata o è minacciata dalla desertificazione dei terreni e delle foreste, dalle siccità e carestie, dall’impoverimento ittico dei fiumi e dei mari.
L’intera kermesse si avvicina ad ogni cultura e ad ogni tipo di età; non sarà solo un esposizione dedicata agli adulti ma sarà possibile rendere partecipi anche i bambini in modo da educarli fin da piccoli al rispetto del cibo e sopratutto verso loro stessi.
Potremmo spaziare da gusti diversi partendo dal salmone in salamoia dei mari del nord, passando per l’Asia, assaporando sushi e riso alla Cantonese; senza dimenticare le novità cambogiane e vietnamite, scopriremo sapori nuovi come nello stand argentino dove ci si avvicinerà alla conoscenza dell’amaranto, pianta simile ai cereali, ma soprattutto potremmo riscoprire le meravigliose tipicità italiane, accompagnando il tutto con vini del territorio selezionati appositamente da Vinitaly.
L’Expo rappresenta una finestra che si affaccia su un mondo nuovo, capace di cambiare e di poter migliorare: attraverso i temi di profonda attualità, non solo si potrà imparare ma si potrà aggiornarsi e provare un nuovo modo di mangiare. Potranno sentirsi protagonisti anche i celiaci e i vegani, come tutti coloro affetti da intolleranze alimentari alla ricerca di cibi “alternativi”.
Sarà un’esperienza unica che non solo promuoverà la terra, grembo di meravigliose materie prime ma si promuoverà l’intelletto di noi uomini che nel tempo siamo stati capaci di creare e plasmare il cibo fino a farlo diventare un’opera d’arte.
Come scrisse il filosofo Feuerbach: “Noi siamo quello che mangiamo“.
In realtà il cibo influenza non solo il fisico ma anche la coscienza ed il modo di pensare.
A tal proposito, da quello che si mangia e da come si mangia, si può riconoscere una persona.
Marco Di Lorenzi Chef
“Quando la passione diventa arte, ogni piatto è un capolavoro”