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Uno degli errori che spesso si commettono quando si apre una bottiglia di vino è quello di sottovalutare l’importanza della scelta del giusto bicchiere per poterlo degustare. Nel settore enologico ci sono delle realtà che da decenni lavorano, sperimentando con meticolosità maniacale, materiali e forme ideali per rendere al meglio le qualità organolettiche delle varie tipologie di vini.
La resa delle caratteristiche di un vino al palato può essere esaltata, oppure penalizzata, dalla scelta del bicchiere in cui viene servito. La valorizzazione del vino si esprime nelle forme, nei volumi e nelle geometrie perfette di questi insostituibili compagni di cristallo.
“Il vino è un problematico compagno ” diceva Luigi Veronelli, illustre enologo, gastronomo, cuoco e scrittore italiano. va curato in ogni sua fase ed è nel bicchiere che cambia il suo carattere, la sua personalità, il suo gusto.
Per questo i bicchieri da vino sono oggetto di dibattito. Oltre che per il colore del vino, bianco, rosso o rosato, i bicchieri variano per la struttura del vino, per la presenza di tannini, per il loro livello di invecchiamento, per la tipologia, per i sentori che sprigionano.
PREFERIBILMENTE CRISTALLO O VETRO SOTTILISSIMO – INCOLORE – TRASPARENTE – CON STELO – GIUSTA CAPIENZA
Sono questi i requisiti essenziali che deve avere un bicchiere per poter valorizzare al meglio il suo contenuto e consentirne l’apprezzamento dei colori, della limpidezza, delle proprietà. Un bicchiere impugnabile con semplicità senza che il calore e ‘odore della mano interferiscano con il suo contenuto. La capienza non è meno importante; deve contenere una quantità di vino sufficiente da consentire lo sprigionarsi dei profumi.
E allora come scegliere il bicchiere giusto per ogni vino?
Panorama Chef vi aiuta con questa breve guida, per non commettere errori:
Vini Bianchi Giovani e Freschi
La caratteristica principale di questo bicchiere è la forma della sua apertura che tende ad allargarsi rispetto al corpo. Quando il vino viene introdotto nella bocca, questa particolare forma dirige il liquido principalmente nella punta della lingua, più sensibile alla dolcezza, e quindi ai lati della lingua, più sensibili all’acidità. Questo bicchiere è inoltre adatto per i vini giovani e freschi che hanno inoltre un certo residuo zuccherino che deve essere valorizzato. La forma del calice consente inoltre di concentrare i profumi verso il naso e favorendo la percezione degli aromi delicati e fruttati dei vini giovani.
Vini Bianchi Corposi e Maturi
Il corpo più largo con apertura maggiore, consentiranno una migliore percezione degli aromi complessi dei vini bianchi maturi.
I vini bianchi maturi e strutturati saranno valorizzati in bocca grazie all’apertura diritta del bicchiere che dirigerà il vino nelle parti laterali e posteriori della lingua, per poi giungere, infine, alla punta e valutare quindi, in modo complessivo, la sua morbidezza.
Vini Rosati Giovani e Freschi
In questo tipo di bicchiere valgono le stesse considerazioni fatte per il calice per vini bianchi giovani.
L’apertura allargata consente di dirigere il vino sulla punta della lingua, più sensibile alla dolcezza, in modo da rendere il vino più equilibrato.
Altra caratteristica di questo bicchiere è il corpo largo che consente un’adeguata ossigenazione del vino e quindi un corretto sviluppo degli aromi.
Vini Rosati Corposi e Maturi
Per questo calice valgono le stesse considerazioni fatte per il calice adatto ai vini bianchi corposi e maturi.
I vini rosati corposi e maturi sono generalmente l’espressione della freschezza dei fiori e frutta.
La forma più larga del corpo del bicchiere favorisce un’adeguata ossigenazione del vino e lo sviluppo degli aromi, dei profumi, nonché un’adeguata resa delle proprietà organolettiche.
Vini Rossi Giovani
Questo bicchiere è essenzialmente uguale a quello utilizzato per i vini bianchi corposi e maturi, di fatto si può utilizzare tranquillamente lo stesso bicchiere. Questo tipo di vino, con tannini, quando presenti, piuttosto aggressivi, deve stimolare principalmente le parti interne della bocca ed evitare, almeno nella fase iniziale di introduzione nella cavità orale, il contatto con le gengive che a causa dell’astringenza darebbero luogo ad una sensazione tattile poco piacevole. Il corpo del bicchiere dovrà essere inoltre largo in modo da consentire un’adeguata ossigenazione e sviluppo degli aromi.
Vini Rossi Corposi o Maturi
Le considerazioni fatte per il bicchiere precedente sono valide anche per questo.
Le differenze sono nell’altezza e nella larghezza del bicchiere, in questo caso maggiore, e nell’apertura più stretta che favorirà la concentrazione degli aromi complessi, frutto della maturazione del vino sia in bottiglia sia in botte, esaltandone la percezione al naso.
Vini Rossi Corposi e Molto Maturi
La caratteristica di questi bicchieri data dalla loro grande dimensione, con corpo piuttosto ampio per consentire la giusta ossigenazione di vini rossi lungamente affinati in bottiglia e con tannini che hanno già assunto un carattere più morbido. La forma ampia di questo bicchiere consente inoltre di evitare, quando possibile, la decantazione del vino in quanto, data la sua ampiezza, consente un’adeguata ossigenazione del vino, sviluppando aromi complessi e terziari, che saranno ben concentrati nell’apertura più stretta. L’apertura è inoltre alta e diritta in modo da dirigere il vino inizialmente nella parte posteriore della bocca, esattamente per la stessa ragione degli altri bicchieri per vini rossi. Date le sue caratteristiche, questo bicchiere è da utilizzarsi per vini prodotti con uve piuttosto vigorose come il Sangiovese o il Cabernet Sauvignon.
Vini Rossi Corposi e Molto Maturi
Questo bicchiere costituisce una variante del precedente e la differenza è da ricercarsi nella sua apertura che tende ad aprirsi.
Questa caratteristica dirige il vino verso la punta della lingua, più sensibile alla dolcezza, ed è utile per tutti i vini che con il tempo esaltano la loro componente acida, come per esempio il Pinot Nero e il Nebbiolo.
Vini Dolci e Passiti
Si tratta di un calice di piccole dimensioni con corpo ampio e apertura stretta in modo da favorire sia lo sviluppo degli aromi sia la loro concentrazione nel naso.
La dimensione ridotta suggerisce il servizio di una quantità minore, com’è in genere abitudine per questi vini.
L’apertura diritta consente al vino di essere diretto nella parte posteriore della cavità orale in modo da non esaltare eccessivamente la sua caratteristica dolce tanto da farlo apparire “stucchevole”.
Vini Liquorosi
A differenza del bicchiere precedente, l’altezza del corpo è maggiore e l’apertura è più accentuata, tuttavia la grandezza di questo bicchiere è piuttosto piccola. La maggiore altezza consente un maggiore sviluppo degli aromi complessi e intensi dei vini liquorosi, come per esempio il Marsala, lo Sherry (Jerez), il Porto e il Madeira. L’apertura accentuata lo rende particolarmente adatto per i vini liquorosi secchi in quanto il liquido sarà inizialmente diretto verso la punta della lingua, più sensibile alla dolcezza, in modo da contribuire maggiormente al suo equilibrio.
Spumanti metodo “Charmat”
Questo bicchiere, detto mezza-flûte, ha il corpo stretto e lungo in modo da favorire lo sviluppo del perlage nei vini spumanti.
La sua lunghezza minore rispetto alla flûte, lo rende adatto per i vini spumanti secchi prodotti con il metodo Charmat o Martinotti, in genere caratterizzati da un perlage meno raffinato e con bollicine più grandi. Il diametro molto stretto favorisce uno sviluppo lento e continuo dell’anidride carbonica consentendo, inoltre, una buona concentrazione dei profumi delicati verso il naso.
Spumanti Metodo Classico
Questo bicchiere, detto flûte, ha un corpo stretto e lungo in modo da favorire e apprezzare lo sviluppo del raffinato perlage tipico degli spumanti prodotti con il metodo classico.
Il suo diametro stretto favorisce inoltre la percezione degli aromi delicati e freschi, pertanto questo tipo di bicchiere è adatto per gli spumanti metodo classico giovani e non millesimati.
Spumanti Metodo Classico Maturi e Millesimati
Si tratta di una flûte con la pancia più larga e apertura stretta, caratteristiche che consentono l’ossigenazione del vino e quindi il giusto sviluppo degli aromi complessi e terziari degli spumanti metodo classico millesimati e maturi, senza compromettere per questo lo sviluppo e l’apprezzamento del perlage.
Spumanti Aromatici Dolci
Questo bicchiere, detto semplicemente coppa, è particolarmente indicato per gli spumanti aromatici e dolci, come per esempio l’Asti spumante. Data la notevole carica aromatica di questi vini, è più opportuno servirli in calici con aperture molto larghe, piuttosto che nella flûte, in modo da mitigare la prorompente aromaticità primaria dell’uva e lasciare spazio anche ad altri aromi. Questi spumanti, generalmente prodotti con metodo Charmat, non possiedono particolari qualità di raffinatezza nel perlage, quindi è un fattore che può essere trascurato. L’apertura del bicchiere, che tende leggermente a stringersi, consentirà al vino di essere diretto sulla punta della lingua e valorizzare la dolcezza del vino.
Calice da degustazione ISO
Questo calice è utilizzato per la valutazione organolettica dei vini e grazie alla sua forma e ai rapporti geometrici del suo volume e delle superfici, è un bicchiere capace di esaltare pregi e difetti di ogni vino.