QUANDO LA BIONDA E’ SENZA GLUTINE

Birra Peroni produce la sua prima “Senza glutine”: birra ben bilanciata, con un equilibrio tra luppolo e malto e una gradazione di 4,7°, è indistinguibile dalla classica e soprattutto riesce ad accontentare anche le esigenze dei celiaci. “Peroni Senza glutine è…la tua Peroni di sempre”, così la celebre azienda produttrice di birra da oltre 160 anni descrive brevemente il suo prodotto innovativo.

CPERONI_BIRRA_33_SENZAGLUTINEolore giallo paglierino, gusto rotondo e ben bilanciato, un caratteristico equilibrio tra dolce e amaro, bilanciamento gustoso tra luppolo e malto, gradazione alcolica di 4,7%, la nuova birra è davvero indistinguibile dalla birra Peroni classica.

La nuova Senza glutine Peroni, garantita dal marchio “spiga barrata” dell’Aic, l’Associazione Italiana Celiachia, è frutto di una selezione di ingredienti tutti italiani di primissima qualità, con un contenuto di glutine inferiore alle 10 parti per milione.
Con questa novità l’Azienda mira a garantire un prodotto scrupolosamente controllato in ogni passaggio della filiera, con le caratteristiche organolettiche specifiche del prodotto tradizionale.
L’azienda ha lavorato all’intera filiera produttiva con l’obiettivo di realizzare un prodotto per chi deve seguire una dieta senza glutine senza sacrificare il gusto. Dalle ultime stime si evince che nel nostro Paese sono oltre 600mila i celiaci, una cerchia di persone sempre meno marginale quindi, che deve scegliere prodotti gluten free.
senza-glutineL’idea ha avuto l’input a seguito di un dialogo con i consumatori sui social ed è stata favorita dalla filosofia aziendale che da sempre mira alla qualità della sua filiera, dalla terra alla tavola, e sulla base dei principi della sostenibilità, del’innovazione e del consumo responsabile.
La produzione della Peroni Senza Glutine è fondamentalmente la stessa del prodotto tradizionale: stessi ingredienti, malto e granturco 100% italiani. Ma è alla fine del processo produttivo di fermentazione che al nuovo prodotto gluten free viene aggiunto l’enzima che abbatte il glutine.
Questo processo è quindi più lungo perché la birra viene sottoposta a due settimane di controlli, anche dopo l’imbottigliamento, con ben quattro fasi di analisi.